La cosiddetta “malattia” è una disarmonia e non è possibile fare alcunché di realmente curativo se non si comprende la causa di una disarmonia. La vera medicina, l’arte di favorire la salute, è cambiata profondamente in pochi anni: ció che importa ora in primis é la genetica funzionale, la convivenza con batteri e virus, l’alterada permeabilità intestinale e il riaggiusto vertebrale, trovare il modo di riparare mitocondri e neuroni, oltre a drenare tossine, soprattutto alluminio e glisofato.
Viviamo in una epoca convulsa e biocida con elevato livello di contaminazione e per mantenere la salute c’è da impegnarsi molto, e a molti livelli. E costa, e invertire in salute appare a molti poco allettante. Si preferisce invertire in tabacco, droghe, smartphone, nel fare i turisti, bar, ristoranti, cibi spazzatura, farmaci nefasti che non curano alcunché e generano le cosiddette malattie a tutto beneficio di Big Pharma.
Ormai il cosiddetto cancro, definito inopportunamente “male incurabile”, è epidemico. E chi sfugge al cancro è atteso dalla demenza, dall’Alzheimer. I mali incurabili sono due: stupidità e avidità di denaro. Questo è il mio pensiero. Non c’è realmente malattia, c’è disarmonia che altera le funzioni mentali e fisiche e i primi passi per non perdere salute e funzionalità, finendo nei tentacoli della mafia medica, sono disintossicare l’organismo, evitare i farmaci, nutrirsi di cibi sani e veri, rendere efficiente il sistema circolatorio, non sovraccaricare il sistema digestivo, mantenere il corpo forte, resistente flessibile, coltivare i propri cibi e la bellezza, coltivare l’allegria, amarsi e amare chi lo merita, mettere da parte i telefoni cellulari e tornare a parlare guardandosi negli occhi, essere sinceri e generosi. Nutrire poeticamente la speranza che il pianeta terra possa salvarsi, che possiamo salvarci, che trionfino la verità e la giustizia. Nutrire una utopia leggendo Cervantes e suonando poeticamente i notturni di Chopin, piccole immense gemme, lampi di bellezza assoluta, riflessi d’una possibile armonia genesi di altre armonie. Siamo come strumenti musicali a corde, perdiamo l’accordatura, il legno può deteriorasi, non abbiamo bisogno di medici e farmaci bensì di accordatori e a volte restauratori.
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